Pubblicazione n. 5  con PisaHalfMarathon – CeladrinRun

Il warm-up mentale

Il riscaldamento pregara è l’ultima sequenza di azioni motorie e mentali per prepararsi a fare quello che siamo capaci di fare; nulla di più.
In questo percorso insieme alla scoperta delle variabili interiori concorrenti in una prestazione, abbiamo visto quanto la consapevolezza, la concentrazione, le abilità di rilassamento, la capacità di riflessione e la motivazione siano elementi necessari per raggiungere i nostri traguardi.

La funzione del warm up è un po’ quella di connettere tutte queste caratteristiche, sgranchire i processi mentali e sintonizzarsi sull’evento che di lì a poco andremo a vivere.

Nei minuti che precedono la partenza, mentre ci avvieremo a prendere posizione nella mischia, tra il brusio, i piccoli spintoni e lo speaker che darà le ultime disposizioni, proviamo a prenderci un ultimo minuto tutto per noi. Abbiamo visto quanto i nostri pensieri possano interferire con la respirazione, accelerando o calmando la frequenza cardiaca presi da scenari catastrofici o disfattisti oppure sereni e più agevoli da affrontare. Proviamo, in questo minuto, a prestare attenzione al ritmo del nostro cuore e a percepire il passaggio dell’aria a livello del torace, nel punto in cui si avverte maggiore l’intensità. Non c’è niente da fare se non provare a restare lì con noi stessi; proviamo a rivedere il percorso che ci ha portati ad oggi: programmi, allenamenti sotto al sole e altri sotto la pioggia, scelte, rinunce, test, ostacoli, piccoli infortuni, cadute, ripartenze, miglioramenti, sacrifici…tutto ciò che ci ha condotti al punto di questa partenza. E mentre continuiamo a mantenere la respirazione costante e a sentirne il passaggio al nostro interno, proviamo a scegliere una parola o un’immagine che più rappresenta il viaggio intrapreso.

Questo ‘minuto di raccoglimento’ come ultima cosa su cui porre attenzione, potrà esserci utile qualora in gara qualcosa dovesse andare storto, per non scoraggiarsi. Quando, ad esempio, ci trovassimo ad affrontare un imprevisto, una crisi o dovessimo distanziarci per varie ragioni dai pacer o dai nostri compagni. Restare ancorati al nostro respiro e ricordarci quanta fatica fatto e quanto impegno abbiamo messo per arrivare lì, potrà fare la differenza nel continuare a mantenere la giusta rotta.

Ogni gara non è un punto d’arrivo ma una tappa del nostro lungo viaggio…

Have a nice race.